GIÒ DAL PIVA Il libro dei ricordi

La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella Sala di Via Cappello 17, presenta al pubblico le sculture dell’artista Giò Dal Piva. La personale “Il libro dei ricordi”, si compone di una selezione di sculture eseguite in terracotta, legno, marmo e bronzo.

La mostra si inaugurerà alla presenza dell’artista Sabato 15 febbraio alle ore 17.00 e resterà aperta al pubblico fino al prossimo 27 febbraio 2014.

  “Giò Dal Piva ovvero apparentemente, l’uomo di Similaun. Età del rame, dicono; ma del metallo rosso non v’è traccia. C’è molto legno: noce, faggio, ciliegio, forse una venatura di quell’essenza che cresce solo nell’anima di chi posa più indietro del tempo, quando non c’era ancora il sospetto delle prime città, ancora più lontano. C’è la pietra viva. La pietra vera, quella della geologia, non quella dell’architettura. Pietra cavata da un’isola molto alta, luogo non visitato manco da Ulisse, giusto nel tempo che maturi l’eclisse di una Luna Rossa: ah ecco il colore del rame… è finito sulla luna. Non c’è un materiale che stia al posto giusto, quello di tutti i giorni qui.

Così sappiamo Dove nasce l’anima: da una fessura della pietra grezza che fa sgorgare il marmo lavorato. Un non-luogo, vero? Così sappiamo che l’albero dei Raggi di sole non è di legno, ma di terracotta, quella che serviva a modellare i vasi per l’uomo grezzo, mentre il legno stringe l’albero dal di fuori.”

Divagazione di Aldo prof. Tonini

 “Vedendo le sculture di questo artista e in particolare le sue terrecotte, vien da provare un moto di gioia: prima per la bellezza dei colori, la singolarità delle forme, e poi, ed insieme, perché consola il costatare che ci sono ancora degli artisti che lavorano così bene tecnicamente parlando. Giò Dal Piva non si ferma né alla bellezza né alla manualità, dando ai suoi lavori quella palpitante preziosità che viene detta arte.”

Enzo Fabiani

“Giò Dal Piva si esprime in modo personale utilizzando tutti i materiali a sua disposizione con perizia tecnica e senza incertezze. Le sue sculture sono particolarmente interessanti per il trascorrere dell’autore fra il figurativo e l’astratto; si esprime contaminando fra loro materiali diversi, giustapponendo legno, terracotta, bronzo e marmo per poter realizzare effetti formali e cromatici di particolare estrosità. L’artista non si fa condizionare dalla materia, la domina in vista di quanto vuole raccontare e di quello che vuole suggerire. La sua arte onirica, è stilisticamente tanto personale da non poter essere incasellata in nessuno degli stereotipi cari alla critica più esigente.”

Fiorello F. Ardizzon

Giò Dal Piva nasce a Milano nel 1960 da genitori bellunesi; inizia in giovane età ad apprendere dal padre artigiano, ebanista e decoratore dalle grandi capacità artistiche le prime nozioni sui materiali, in particolar modo sul legno e le sue lavorazioni. Comprendendo ben presto che la sua strada non può prescindere dall’espressione artistica, si diploma alla Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano e frequenta gli studi di vari Maestri dai quali apprende svariate tecniche. E’ socio fondatore dell’Associazione “Arte tra la Gente” di Milano, che ha lo scopo di avvicinare l’Arte alla vita quotidiana delle persone attraverso installazioni ed opere pubbliche. Completamente a suo agio nel maneggiare qualsiasi tipo di elemento naturale, nelle sue opere accosta spesso materiali diversi con risultati dal forte impatto cromatico ed emotivo, focalizzando sempre l’attenzione sul messaggio profondo che vuole trasmettere. L’opera di Giò Dal Piva tende al recupero del contatto con la Natura e alla ricerca senza sosta delle radici più profonde dell’essere umano.

Ha realizzato trofei, donazioni ed opere pubbliche, tra cui ricordiamo due grandi bassorilievi decorativi in ulivo e il cancelletto in noce/ulivo della Cappella della Sacra Famiglia per la Chiesa Gesù e Maria in Via del Corso a Roma, durante il 2001. Nel 2009 progetta e realizza un monumento in marmo bianco C./nero M. dal titolo “L’Alba” per il Parco Comunale di Villanova del Sillaro (Lo).

Animatore d’eventi legati alla natura, tiene in particolar modo ai progetti educativi, promuovendo corsi di manualità e interventi didattici in vari settori attraverso i quali vuole avvicinare le persone alla conoscenza degli elementi e al contatto con la materia, nella quale secondo lui risiede la vera essenza della vita.

Tornato a vivere nel bellunese, espone in mostre collettive, personali e rassegne internazionali senza tralasciare la partecipazione a simposi o eventi dove può lavorare a contatto con la gente.

Scultore, pittore e incisore, vive e lavora a Villa di Villa – Mel (BL).

ARIANNA  SARTORI 

ARTE & OBJECT DESIGN

Via Cappello, 17 – 46100 MANTOVA – Tel. 0376.324260 - info@sartoriarianna.191.it

GIÒ DAL PIVA

Il libro dei ricordi

dal 15 al 27 febbraio 2014

Nome della Galleria: Galleria “Arianna Sartori”

Indirizzo: Mantova – via Cappello, 17 – tel. 0376.324260

Titolo della mostra: Giò Dal Piva. Il libro dei ricordi

Date: dal 15 al 27 febbraio 2014

Inaugurazione: Sabato 15 febbraio, ore 17.00. Sarà presente l’artista

Orario di apertura: 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Chiuso festivi

 

FABRIZIO ORLANDINI Eclettica

Dall’8 febbraio al 5 marzo 2014, la Galleria Arianna Sartori di Mantova, ospita nella sede di via Ippolito Nievo 10, una mostra personale dedicata all’artista toscano Fabrizio Orlandini intitolata “Eclettica”.

In galleria saranno esposte sculture in bronzo, marmo, acciaio e legno policromo, gioielli d’artista, dipinti e oggetti di design.

All’inaugurazione di Sabato 8 febbraio, alle ore 17.00, sarà presente l’artista.

“Ho avuto la gioia di conoscere lo scultore Fabrizio Orlandini durante i numerosi contatti per la realizzazione dell’altare e del tabernacolo dell’oratorio dell’Accademia dei Ponti di Firenze dove ha sede il nuovo centro dell’Opus Dei della Toscana.

Devo davvero ringraziare la Provvidenza che mi ha permesso di conoscere non solo l’artista, ma anche, e soprattutto, l’uomo.

Da sempre penso che l’arte, in ogni sua manifestazione, debba procedere dall’uomo, e non precederlo; perciò ero interessato, e molto, a conoscere l’uomo Orlandini, conoscere lui prima della sua arte.

Come spesso accade i contatti umani, per ragioni di lavoro o quant’altro, sono contatti fra persone; ed è naturale che possano poi sfociare in rapporti di fiducia, di stima,….. e di amicizia.

Di Fabrizio Orlandini si può parlare, subito, di uomo e artista autentico, che interpreta lo spirito della propria epoca, senza mai staccarsi dal senso di universalità che unisce il temporale con l’infinito; e, come un fiume che scorre, non piccoli laghi, separati fra loro, di acque stagnanti, ma in armonia con la pienezza della vita dell’uomo “corporeità e spirito” lo conduce, attraverso il miracolo dell’essere, “che appartiene ad ognuno di noi” al Creatore.

È in questa sua integrità di uomo in continua ricerca che nasce l’arte dello scultore Orlandini, arte che non si piega a sofismi e a fantasticherie, correndo dietro alle tante mode del momento spesso infeconde e sterili; ma che, invece, si dispiega nell’essenziale, e nella purezza e solidità della forma; che riporta “perché palpita, vive…” l’uomo che porge il proprio cuore alla libertà, all’infinito, a Dio…..

Così ho potuto vedere come nasce, si sviluppa e vive un opera d’arte¸ tali si possono definire quei lavori scultorei che si sono concretizzati nel tabernacolo e nell’altare, che oggi impreziosiscono l’oratorio dell’Accademia dei ponti.

Lo impreziosiscono sì, ma senza distogliere l’attenzione delle persone che lì si riuniscono in preghiera: ed è questo, in definitiva, il miglior complimento che gli si possa fare.

Penso che il Signore Gesù “da sempre Lui sapeva questo”, sia “contento” che una persona abbia pensato, voluto e realizzato la Sua casa in questo modo e con tanto, tanto amore; e che, soprattutto sia contento per le ansie, i palpiti, le fatiche, infine la gioia, che mai è venuta meno, durante tutta l’opera,consapevole per Chi stava lavorando…”.

Rolando Silvestri

“INTORNO ALL’IMMAGINE”

Fabrizio Orlandini persegue da anni e con totale impegno una sua problematica fatta di volumi, fiducioso nei valori sostanziali e ricorrenti della scultura.

Non lo interessa seguire una particolare corrente, importante è avere uno spazio per sè, per le proprie fantasie iperreali, per rendere esplicito l’eccesso di sentimento e di energia interiore in forme cariche di tensione, aggrovigliate, metamorfiche; così la testa dell’uomo e del cavallo diventano un privilegiato sigillo iconografico, un intreccio emblematico, destinato al pari degli altri – la figura in piedi, il pesce, la locusta, – a svilupparsi in nuove combinazioni plastiche. La realtà rimane, nonostante tutto, il costante punto di riferimento della sua fantasia, ma non una realtà inerte, immobile esempio: Fabrizio la rinnova, facilitato da un estro inventivo non comune, la reinterpreta in chiave talora abnorme oppure sottolinea parossisticamente le fasce muscolari, le articolazioni strutturali, le ingigantisce.

Anche quando non sembra, è un’operazione continua di favolosa rigenerazione.

Il nucleo dei suoi interessi è in un problema creativo di forme, che dal regno vegetale e animale passano vicendovolmente nell’umano, ma la sua scultura è anche ansia di liberazione, risposta diretta ai nostri piccoli e grandi difetti di uomini, alla nostra realtà sociale.

Ernesto Borelli

Fabrizio Orlandini è nato a Lucca nel 1953.

 Esperienze educazionali:

Cattedra di scultura all’Istituto d’Arte Stagio Stagi, Pietrasanta. Stage Scultura, Hofstra University, New York, 1993-96; Stage Scultura, Seton Hall University, New Jersey, 1998; Stage Scultura, Washington Arts and Cultural Center, Washington, 2006; Stage Scultura, AbuDabi, Emirati Arabi.

Esperienze professionali:

Designer per Unoaerre Gioielli, Arezzo. Gori&Zucchi Inc., New York, Londra, Francia, Germania, Giappone. Art Director per I Guinigi, oggettistica, regalistica, promozionali, Lucca. Collaboratore esterno per Laboratorio di Restauro, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali Pisa.

Commissioni pubbliche:

Monumento in pietra serena, Piazza Aldo Moro, Comune Capannori (Lu). Monumento in marmo, Parco Pubblico, Marina di Carrara, Massa Carrara. Monumento Nazionale in marmo, Vittime Civili di Guerra, Parco della Pace, Lucca. Monumento Nazionale Invalidi di Guerra, Plaza de Mayo, Viareggio (Lu). Monumento in pietra serena, Piazza Comunale, Santa Croce sull’Arno. Monumento in pietra serena, Comune Civitella Val di Chiana (Ar). Monumento Nazionale AVIS, Spoleto. Cappella Casa Famiglia Don Alessio Bachini, Corsagna (Lu). Cappella Pio X, Bagni di Lucca (Lu). Cappella Suore Mantellate, Viareggio (Lu). Cappella dell’Accademia Josemaria Escrivà, Firenze. Musei e collezioni: Museo dei Bozzetti, Pietrasanta. Museo d’Arte Moderna, Val di Chiana (Ar). Museo della Pietra Lavorata, Strada in Casentine (Ar). Museo d’Arte Moderna, Hofstra University, New York. Museo d’Arte Moderna, Seton Hall University, New Jersey (NY). Museo Unoaerre Gioelli, Arezzo. Museo Oro d’Autore, Arezzo.

Principali esposizioni:

Contamination, Eye and third eye, Villa Pacchiani, S. Croce sull’Arno (Pi). Meetings Study Centre, L. A. Muratori, Modena. Digital Book, Centro Culturale “Il Gabbiano”, La Spezia. S.IA.C., International Art Expo, Strasburgo. Europ’Art, International Art Expo, Genevra. Art Joction, International Art Expo, Cannes. XI Symposium of Sculpture, Sculpting in the open, Carrara. The Form the Dream the Abstration, Municipality of Camaiore (Lu). Italy today, International Art Fair, Melbourne. Heritage e Cultural Festival, Kennedy Plaza, Long Beach, New York. Lineart Art Fair, Gent, Belgium. Bologna Art Fair, Palma Arte Gallery, Bologna. Contemporary Art Centre, Schalkwijk (Olanda). Sculptural Situations, Ducal Palace, Lucca. A Touch of Vanity, Life and Costume in the dream of Art Jewellery, Ferrara. International Contemporary Art, Messina. Four Contemporary Italian Artists, Hofstra Museum, New York. A.C.A.F.5., Fifth Australian Contemporary Art Fair, Melbourne. Gypsos Project, Dioc Museum, Avellino. Variazioni dell’immaginario, Chiostro S. Agostino, Pietrasanta. XI Mostra Arte e Sport, Palazzo Pitti, Firenze. Sculptors of the book, Expo Vicenza, Vicenza. Premio Italia Scultura, Art Leader, Paris. Incountering the work, Galleria S. Vidal, Venezia. Art Exhibit, Long Beach, New York. Sensuality Unoaerre, Coutre Jeweiry, Las Vegas. Giallo Oltremare, Jesi (An). Zen Collection Unoaerre, Palazzo Bovara, Milano. Incountering the work, S. Vidal, Venezia. The New Jersey Italian Experienc, Seton Hall University, New York. St’Art, Salon Desantiquanes et de l’Art Contemporain, Strasburg. Italia Dimensione, Luxemburg. Den Haag, Holland. Europ’Art, Geneva. Art Joction International, Nice. Kunstrai, Amsterdam. VII Classic, Kortrijk. Expo Bari, Bari. Padova Expo, Padova. Art Fair, Stockholm (Svezia). Arco, Madrid (Spagna). Wash-Art Community, Cultural Center Washington, Pennsylvania (USA). Fabrizio Orlandini Artiste Universel Galerie Jaqueline Amiel Saint Quentin (Francia).

ARIANNA SARTORI

ARTE & OBJECT DESIGN

Via Ippolito Nievo, 10 – 46100 MANTOVA – Tel. 0376.324260 – info@sartoriarianna.191.it

 

FABRIZIO ORLANDINI Eclettica

 

8 Febbraio – 5 Marzo 2014

Nome della Galleria: Galleria “Arianna Sartori”

Indirizzo: Mantova – via Ippolito Nievo, 10 – tel. 0376.324260

Titolo della mostra: Fabrizio Orlandini.

                                                       Eclettica

Mostra a cura di Arianna Sartori

Date: dall’8 febbraio al 5 marzo 2014

Inaugurazione: Sabato 8 febbraio, ore 17.00 – Sarà presente l’Artista

Orario di apertura: dal lunedì al sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30.

Chiuso festivi